PERCHE' IL MANIPOLATORE TI RIMANE IN TESTA
- Manuela Bargnesi
- 5 gen 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Il manipolatore è abile a fiutare la tua disponibilità empatica per insediarsi dentro di te, nella tua mente, nel tuo sistema nervoso, nelle tue memorie cellulari.
Basta poco, una parola che brilla agli occhi della tua bambina interiore, uno scintillio di sguardo che ti fa sentire come non ti eri mai sentito/a , ed eccolo li il love bombing, maestoso criminale ignobile gioco seduttivo ingannevole.
Il manipolatore perverso si presenta con addosso un abito che nasconde la sua vera essenza, una maschera di cui tu perdi completamente la testa, la ami già da subito, senza chiederti se e perché, ma è già così e lui/lei lo sa benissimo, prima di indossarla ti aveva già studiato e sapeva bene quale usare, la più brillante al tuo sguardo innocente e inconsapevole.
Ed eccolo che ti entra in testa e in ogni parte del tuo essere, è in questo momento che perdi le staffe, ti allontani dalla tua essenza, da te stesso/a, da ciò che eri per essere ciò che non sei, ciò che lui/lei vuole da te. Ma di tutto questo non ne sai niente, tutto avviene dietro di te, in modo velato, mascherato, appunto manipolato.
Quando te ne accorgi i giochi sono già stati fatti e tu ci sei dentro più che mai, credi di essertene innamorato/a, di non riuscire più a stare senza di lui/lei, ti manca il respiro al solo pensiero.
Tutto intorno a te sembra volerti far tornare alla realtà, magari i tuoi amici, familiari, colleghi, te lo dicono ma tu non ci credi e non vuoi farlo.
Poi inizi a documentarti, a scorrere video, parole di informazione e sai che può essere vero quello che ti stanno dicendo, e allora crolli, atterri un po' di più sulla realtà ma ancora speri che non sia così. Dopotutto come hai fatto a cadere in una trappola del genere?
Come hai fatto a non accorgertene, ti fai un sacco di domande e di colpe. Ti senti piccolo/a ad affrontare qualcosa di troppo grande per te. E’ come se quella cosa ti schiaccia, il solo pensiero di lascialo andare ti devasta. Sembra che il mondo ti crolla addosso.
Poi qualche barlume di consapevolezza ed eccoti qui a piangere di luce, di consapevolezza, di realtà.
Stai entrando nelle acque della verità, nel bagno di realtà e l’inganno inizia a dissolversi.
Ora non riesci quasi a crederci, non riesci a guardarlo quasi negli occhi, ti senti tu colpevole. Ma colpevole di cosa? Di ciò che ti ha fatto lui/lei?
Tu non hai fatto niente.
Ma resta un problema, come lo dimentico?
Faccio il no contact, mi allontano, lo lascio.
Ma rimane nella mia testa, continuo a pensare ai bei momenti passati all’inizio, non me li scorderò mai, tutto mi riporta li, un odore, un luogo, un sapore, ed ecco che vado via, vado li.
Non riesci a dimenticare il perverso perché ti ha creato una dissonanza cognitiva, perchè ora sei nel caos, nella più totale confusione perché la persona che ti ha mostrato e la persona che è realmente sono persone diverse. Ci vuole del tempo prima che il tuo cervello capisca che la prima versione, quella che ti è piaciuta così tanto e di cui ti sei innamorato/a (la maschera) in realtà non è mai esistita, è falsa.
È questo ciò che non riesci ad accettare e ti domandi continuamente con chi ho avuto a che fare? Con quale delle due persone?
Pensavo di conoscerlo..mi sono fidato/a..
Il tuo cervello continua a cercare di unire le due persone in una sola ma non può riuscirci.
Ti dirai ma lui /lei non può aver sempre finto, forse gli manco. In realtà bisogna comprendere cosa si intende per mancanza.
Al manipolatore non manchi tu, manca il suo rifornimento narcisistico. Non manchi tu come persona, ma tu come oggetto di controllo e potere, tu come adrenalina. E questo che manca al manipolatore.
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